Cosa aspettarsi dalla Fase 2?

Cosa aspettarsi dalla Fase 2?

Notizie

di Luca Cozzi

Fotografie: a cura dell'autore

Da pochi giorni è iniziata la cosiddetta “Fase 2”, che se da un punto di vista sanitario segna la fine della fase acuta dell’epidemia e l’inizio della fase di convivenza con il virus, dal punto di psicologico prima e sanitario dopo potrebbe essere estremamente insidiosa, perché la percezione che abbiamo durante le uscite di controllo del territorio è quella di una sorta di “liberi tutti”, dove è possibile riprendere i comportamenti precedenti lo scoppio dell’epidemia, senza nessun tipo di cautela. Purtroppo, non è così, non bisogna assolutamente abbassare la guardia, perché il virus non è scomparso, è ancora tra noi e dobbiamo seguire le indicazioni delle Autorità Sanitarie, che hanno saputo gestire in modo sicuramente efficace la prima fase dell’emergenza.

In questa nuova fase, sarà richiesto un piccolo sforzo aggiuntivo, facendo appello al senso di responsabilità di ognuno di noi, di limitare comunque gli spostamenti e di uscire indossando i dispositivi di protezione richiesti, perché è impensabile dover ricorrere a un poderoso dispiegamento di forze (quasi fossimo all’interno di un gigantesco gioco di guardie e ladri) solo per contrastare l’irresponsabilità dei pochi (per fortuna), che per ignoranza – ancor prima che per atteggiamento di sfida – non indossano la mascherina o non rispettano il distanziamento sociale, che ad oggi sono gli unici sistemi efficaci per poter contrastare la diffusione del virus. Solo così, uniti e responsabili, potremo pensare di avere la meglio sul virus ed evitare che la curva del contagio riprenda a salire.

La maggior parte dei nostri Volontari ha ripreso in questi giorni la propria attività lavorativa, con conseguente riduzione della disponibilità per i servizi sul territorio, ma questo non farà certamente venir meno la nostra presenza sul territorio o l’efficacia della nostra azione, perché in questi ormai 15 anni di vita del nostro Gruppo Comunale di Protezione Civile non abbiamo mai mancato un servizio richiesto, siamo sempre riusciti a fronteggiare ogni situazione, anche le più critiche, non abbiamo mai fatto mancare la nostra presenza e il nostro supporto operativo, logistico e tecnico alla popolazione dei nostri Comuni di competenza e alle Pubbliche Autorità di riferimento ogni volta che ce n’era bisogno. E anche questa volta sarà così, cambierà lo scenario rispetto alla fase 1, cambieranno le necessità del nostro intervento, realisticamente sarà necessaria una maggiore presenza sul territorio per contrastare comportamenti irresponsabili, così come una maggiore presenza nella raccolta dei generi di prima necessità, perché la “coda” di questa epidemia non sarà né contenuta, né breve, ma noi ci saremo! E questo grazie soprattutto al patrimonio umano, ancor prima che tecnico e di competenze, che siamo riusciti a capitalizzare in questi anni: patrimonio di unità, dedizione, collaborazione, condivisione, sacrificio, abnegazione, ma, soprattutto, di tanta, tanta, tanta passione, che anima ognuno di noi. Potremo così continuare a dare il nostro contributo, al pari delle decine di migliaia di nostri amici impegnati in tutta Italia nel Volontariato della Protezione Civile – realtà che non ha eguali al mondo – così come in centinaia di altre realtà di Volontariato, che certamente rappresentano uno dei volti migliori dell’Italia e che in tutti i momenti di difficoltà attraversati dal nostro Paese non hanno mai fatto mancare la loro presenza discreta e silenziosa, ma forte e possente. Come sempre, la gente ci testimonierà la propria riconoscenza con la miglior “benzina” con cui alimentare il motore di ogni Volontario: un semplice “grazie!”.

*Tesoriere Ordine Ingegneri della provincia di Como – Libero professionista e Volontario Coordinatore del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Mozzate e dei Comuni Associati

di Luca Cozzi

Fotografie: a cura dell'autore