INDICI SINTETICI DI AFFIDABILITA’ FISCALE (ISA)
APPLICAZIONE AL MODELLO REDDITI 2024
Gli indici sintetici di affidabilità fiscale (di seguito, ISA) per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni:
Quest’anno la compilazione del modello ISA è particolarmente significativa in quanto strettamente collegata al nuovo istituto del concordato preventivo biennale 2024-2025.
applicazione degli ISA
L’applicazione degli ISA presuppone la compilazione di una specifica comunicazione approvata dall’Agenzia delle Entrate (di seguito, modelli ISA) che:
Oltre alle informazioni richieste dai modelli ISA, sono necessari ulteriori dati contenuti nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate che sono resi disponibili nel Cassetto fiscale del contribuente.
modelli ISA
Sono tenuti alla compilazione dei modelli ISA gli esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo che svolgono come attività prevalente una o più attività tra quelle per le quali risulta approvato un indice di affidabilità fiscale.
La principale causa di esclusione dalla presentazione del modello ISA è il superamento del limite di ricavi/compensi di € 5.164.569.
Contenuto del modello
I modelli ISA sono composti da diversi quadri destinati ad accogliere:
Le informazioni richieste nei quadri non sono standardizzate, ma variano da un indice all’altro in relazione alle caratteristiche specifiche delle attività cui si riferiscono.
Le imprese in regime di contabilità semplificata (c.d. “regime di cassa”) sono tenute ad indicare anche il valore delle esistenze iniziali e delle rimanenze finali di magazzino.
Concordato preventivo biennale
Per i contribuenti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale, la proposta di reddito nel concordato preventivo biennale viene formulata all’interno del quadro P (o modello CPB 2024-2025) dei modelli ISA 2024.
Il prospetto è presentato:
Il quadro P è diviso a sua volta in quattro sezioni dedicate:
Informazioni contenute nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate
L’applicazione degli ISA necessita di ulteriori informazioni contenute nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate che sono rese disponibili nel Cassetto fiscale del contribuente.
Si tratta, a titolo esemplificativo, dei dati relativi ai componenti reddituali (ricavi, rimanenze, spese per lavoro dipendente, spese per servizi, ecc.) e ai redditi di periodi precedenti.
Tali informazioni sono utilizzabili direttamente mediante il software applicativo degli ISA. Alcune di esse possono essere modificate e successivamente utilizzate per l’applicazione degli indici.
Reperimento dei dati da parte degli intermediari autorizzati
Gli intermediari abilitati alla trasmissione delle dichiarazioni (ad esempio, commercialisti e CAF) reperiscono il file contenente gli ulteriori dati rilevanti ai fini degli ISA e per la formulazione della proposta di reddito nel concordato preventivo biennale dal Cassetto fiscale dei contribuenti secondo particolari modalità e sulla base di un’apposita delega rilasciata dal contribuente assistito.
software applicativo degli isa
Il software per l’applicazione degli ISA è reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate e segnala il livello di affidabilità del contribuente (variabile da 1 a 10). Detto programma consente anche di indicare l’inattendibilità delle informazioni desunte dalle banche dati rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’inserimento dei dati ritenuti corretti.
Analogamente all’anno scorso, le condizioni economiche che hanno caratterizzato il 2023 hanno determinato l’introduzione di correttivi al funzionamento degli indicatori elementari di affidabilità e di anomalia che operano mediante il software applicativo.
Concordato preventivo biennale
Quest’anno il software “Il tuo ISA” sarà implementato con le necessarie funzioni per il calcolo del reddito concordato. La versione del programma in grado di calcolare gli ISA e la proposta di concordato preventivo biennale sarà rilasciata entro il prossimo 15.6.2024.
indicazione di ulteriori componenti positivi nelle dichiarazioni fiscali
Per i periodi d’imposta nei quali trovano applicazione gli ISA, i contribuenti possono indicare nelle dichiarazioni fiscali ulteriori componenti positivi, non risultanti dalle scritture contabili, per migliorare il proprio profilo di affidabilità. Tali componenti:
La dichiarazione di tali maggiori importi non comporta l’applicazione di sanzioni e interessi, a condizione che il versamento delle relative imposte (IRPEF/IRES, IRAP e IVA) sia effettuato entro il termine e con le modalità previsti per il versamento a saldo delle imposte sui redditi.
In relazione alla generalità dei contribuenti (persone fisiche, società di persone e soggetti equiparati, soggetti IRES “solari” che approvano il bilancio o il rendiconto entro il 31.5.2024), i termini di versamento scadono quindi:
Per effetto dell’art. 37 del DLgs. 12.2.2024 n. 13, in considerazione del primo anno di applicazione del concordato preventivo biennale, è stata disposta la proroga al 31.7.2024, senza la maggiorazione dello 0,4%, dei termini per effettuare i versamenti:
Possono beneficiare della proroga anche i contribuenti che presentano cause di esclusione dagli ISA.
profili sanzionatori
Nei casi di omissione dei modelli ISA o di indicazione inesatta o incompleta dei dati, è applicabile una sanzione variabile da 250,00 a 2.000,00 euro.
L’Agenzia delle Entrate, prima della contestazione della violazione, mette a disposizione del contribuente le informazioni in proprio possesso, invitando lo stesso ad eseguire la comunicazione dei dati o a correggere spontaneamente gli errori commessi.
Nei casi di omissione della comunicazione, l’Agenzia delle Entrate può procedere, previo contraddittorio, ad accertamento induttivo.
Regime premiale
In relazione ai diversi livelli di affidabilità fiscale conseguenti all’applicazione degli ISA, anche per effetto dell’indicazione di ulteriori componenti positivi in dichiarazione, sono riconosciuti i benefici riepilogati nella seguente tabella (provv. Agenzia delle Entrate 22.4.2024 n. 205127).
Si segnala che l’operatività di una causa di esclusione, anche con obbligo di compilazione del modello ISA, non consente l’applicazione del regime premiale (circ. Agenzia delle Entrate 17/2019 § 4, 16/2020 § 8.1 e 6/2021 § 1.1).
Beneficio | Livello minimo di affidabilità richiesto |
Esonero dal visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a:
· 70.000 euro annui, relativamente all’IVA; · 50.000 euro annui, relativamente a imposte dirette e IRAP. |
9 (per il 2023) 9 (media semplice dei livelli di affidabilità 2022 e 2023) |
Esonero dal visto di conformità o dalla prestazione della garanzia per i rimborsi IVA di importo non superiore a 70.000 euro annui. | 9 (per il 2023) 9 (media semplice dei livelli di affidabilità 2022 e 2023) |
Esonero dal visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a:
· 50.000 euro annui, relativamente all’IVA; · 20.000 euro annui, relativamente a imposte dirette e IRAP. |
8 (per il 2023) 8,5 (media semplice dei livelli di affidabilità 2022 e 2023) |
Beneficio | Livello minimo di affidabilità richiesto |
Esonero dal visto di conformità o dalla prestazione della garanzia per i rimborsi IVA di importo non superiore a 50.000 euro annui. | 8 (per il 2023) 8,5 (media semplice dei livelli di affidabilità 2022 e 2023) |
Esclusione dalla disciplina delle società non operative. | 9 (per il 2023) 9 (media semplice dei livelli di affidabilità 2022 e 2023) |
Esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici. | 8,5 (per il 2023) 9 (media semplice dei livelli di affidabilità 2022 e 2023) |
Anticipazione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento con riferimento al reddito d’impresa e di lavoro autonomo. | 8 (per il 2023) |
Esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo, a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato. | 9 (per il 2023) 9 (media semplice dei livelli di affidabilità 2022 e 2023) |
I benefici relativi all’utilizzo in compensazione o al rimborso dei crediti IVA, riconosciuti dal regime premiale sulla base del giudizio di affidabilità relativo al 2023 o alla media dei giudizi relativi al 2022 e al 2023, sono spendibili per i crediti maturati nell’anno 2024 (risultanti dalla dichiarazione IVA 2025) e nei primi tre trimestri del 2025 (risultanti dai relativi modelli TR), come riepilogato nella seguente tabella.
Esonero dal visto di conformità sulla dichiarazione annuale o sul modello TR o dalla prestazione della garanzia |
Tipologia credito | Periodo di maturazione del credito |
Importo massimo |
Compensazione | IVA annuale | 2024 | 70.000 o 50.000 euro |
IVA infrannuale | Primi 3 trimestri 2025 | ||
IRPEF/IRES/IRAP | 2023 | 50.000 o 20.000 euro | |
Rimborsi | IVA annuale | 2024 | 70.000 o 50.000 euro |
IVA infrannuale | Primi 3 trimestri 2025 |
I benefici relativi alla riduzione dei termini di accertamento, all’esclusione dalla disciplina delle società di comodo e all’esclusione/limitazione da alcune forme di accertamento non operano in caso di violazioni che comportino l’obbligo di denuncia penale per uno dei reati previsti dal DLgs. 74/2000.
Concordato preventivo biennale
I soggetti ISA che aderiscono al concordato preventivo biennale mediante la compilazione del quadro P dei modelli ISA applicano i benefici del regime premiale, a prescindere dal punteggio di affidabilità fiscale.
Sospensione dell’atto impugnato
Oltre a quelli sopra elencati, un ulteriore beneficio è previsto dall’art. 47 co. 5 del DLgs. 31.12.92
n. 546 il quale, nell’ambito del processo tributario, esonera i contribuenti con punteggio ISA pari almeno a 9 negli ultimi tre periodi d’imposta dalla prestazione della garanzia in ordine alla sospensione dell’atto impugnato.
Utilizzo del livello di affidabilità in sede di accertamento
Il livello di affidabilità fiscale derivante dall’applicazione degli indici, unitamente alle informazioni presenti nell’Archivio dei rapporti finanziari dell’Anagrafe tributaria, è considerato per definire specifiche strategie di controllo basate su analisi del rischio di evasione fiscale.
Ai fini della definizione di tali strategie di controllo, l’Agenzia delle Entrate tiene conto di un livello di affidabilità minore o uguale a 6 (provv. 10.5.2019 n. 126200).