Space engineering: uomini, robot ed aziende nello spazio profondo

Space engineering: uomini, robot ed aziende nello spazio profondo

Le nuove frontiere dell’esplorazione spaziale grazie alla robotica e tecnologie all’avanguardia al centro del convegno “Space engineering: uomini, robot ed aziende nello spazio profondo” promosso dall’Ordine degli Ingegneri delle Provincia di Como in occasione dell’Assemblea Ordinaria.

Il convegno, aperto alla cittadinanza, si è tenuto lo scorso 20 maggio nel Salone Scacchi della Camera di Commercio. Grande interesse da parte del pubblico per gli interventi dei tre relatori Federico Massobrio (Head of Advanced Explora on Programs, Thales Alenia Space), Annamaria Piras  (Head of Low Orbit Programs, Thales Alenia Space) e Giovanni Pareschi, Dirigente di ricerca, Istituto Nazionale di Astrofisica. A moderare l’incontro il professor Massimo Luigi Caccia, dell’Università dell’Insubria.

“L’ingegneria ha sempre avuto il compito – spiega Massimiliano De Rose, presidente dell’Ordine – di spingere l’umanità oltre i limi . Oggi, uno di questi, si trova nello spazio profondo. Uomini, robot e aziende si stanno preparando a sondare i confini della nostra conoscenza utilizzando una tecnologia che nasce anche e soprattutto dal lavoro degli ingegneri”.

I partecipanti all’evento hanno avuto così l’occasione di conoscere questo mondo fatto di grande attrattiva ma
anche di grande competenza. “Con questo convegno aperto a tutta la cittadinanza – prosegue De Rose –
abbiamo voluto avvicinare la società civile all’affascinante mondo dell’ingegneria spaziale, un settore che, in
futuro, occuperà sempre più tecnici professionisti”.

I relatori

Spazio, ultima frontiera: “Alziamo gli occhi al cielo stellato – aggiunge il Prof. Massimo Luigi Caccia, dell’Università dell’Insubria – guardiamo la luna, indoviniamo le costellazioni, sbirciamo le stelle gemelle dall’oculare di un telescopio, ci inquietiamo guardando le foto di un buco nero, ci domandiamo se siamo soli nell’Universo. E vogliamo andare oltre le colonne d’Ercole, esplorare per capire e per sognare. Lo spazio
profondo, forse la ricerca di un ‘planet B’, l’enigma delle super-terre. La Luna, Marte ed oltre. Un passo alla volta, piccolo per un uomo, grande per l’umanità, come disse Neil Armstrong nel luglio del 1969 dopo il primo allunaggio. Mezzo secolo dopo, una nuova serie di esplorazioni spaziali è iniziata. Robot e poi umani. E strumenti, sempre più sofisticati, per studiare buchi neri ed ammassi di Galassie. Aspetti  ingegneristici da film di fantascienza a supportare i sogni, equazioni e modelli, forse teorie e fiumi di dati da analizzare e capire. Una grande avventura dell’umanità”.

Tango

Al termine dell’incontro, grazie al senatore Alvise Pablo Bertuzzi e a sua moglie, un momento dedicato al ballo ” Tango argentino: seduzione o empatia?”. Il Tango è la massima espressione della comunicazione non verbale, un ballo totalmente libero, privo di coreografie predefinite. Mentre le altre danze si fondano su una figura base, da ripetere alternandola a qualche occasionale variante, il tango è del tutto privo di schemi ripetitivi. Questo ballo può essere anche una terapia in supporto alle cure mediche neurologiche, fisiatriche e fisioterapeutiche. Viene impiegato per migliorare l’autostima ma, ma anche con i pazienti parkinsoniani.